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Attentati ParigiUna bomba fai da te. Facile da sintetizzare, col materiale necessario che si trova al supermercato e dal ferramenta. Il resto è in Rete, dove è possibile rintracciare decine di video e documentazione molto dettagliata per assemblare, in casa, un micidiale ordigno. Stiamo parlando del perossido di acetone triciclico, il composto chimico altamente esplosivo e anche molto instabile, meglio noto come Tatp, utilizzato negli attentati terroristici di Parigi al teatro Bataclan e allo Stade de France.
Bianco e inodore, si presenta sotto forma di cristalli. Una polverina dall’elevata capacità esplosiva, talmente tanto che anche piccole quantità possono detonare creando danni ingenti. Il Tatp è anche molto sensibile al calore e agli urti, così da renderlo altamente pericoloso anche nelle fasi di preparazione e trasporto. Per sintetizzare il Tatp basta mescolare acido solforico o cloridrico o muriatico, perossido di idrogeno - il nome scientifico dell’acqua ossigenata -, acetone per le unghie e bicarbonato. ...continua a leggere "Tatp, l’esplosivo fai da te dei kamikaze di Parigi"

MoroNuove fotografie potrebbero arricchire la lista dei misteri e delle mancate indagini sul rapimento e l’uccisione di Aldo Moro. Immagini riprese nei minuti immediatamente successivi al massacro della scorta, quando in via Fani non era ancora arrivata la prima volante della questura. E scattate direttamente dalla strada da Gherardo Nucci, lo stesso uomo che, in un momento successivo, aveva immortalato l’eccidio dal terrazzo della sua abitazione. Foto, queste ultime, già finite nel calderone degli eventi senza spiegazione del caso Moro. Sparirono, infatti, dopo che la moglie dell’autore, una giornalista dell’agenzia di stampa Asca, le aveva consegnate nelle mani del magistrato Luciano Infelisi. Ma le ricerche erano finalizzate a individuare gli scatti effettuati dal terrazzo. Mai, sinora, si era parlato di fotografie dalla strada.
Sulla ricostruzione della vicenda del rullino scomparso si è concentrata la relazione firmata da Paolo Scriccia, generale del Ros dei carabinieri e consulente della Commissione d’inchiesta sul caso Moro presieduta da Beppe Fioroni. Il dossier Scriccia, depositato a San Macuto il 5 ottobre 2015, sottolinea come nella fase istruttoria del procedimento Moro quater, nel dicembre del 1987, Gherardo Nucci avesse aggiunto particolari importanti rispetto a quanto affermato nella prima deposizione del 1978. Nove anni dopo, infatti, l’uomo raccontò per la prima volta di aver scattato alcune fotografie a livello della strada e poi di essere immediatamente tornato a casa. Dove, dal terrazzo, aveva fatto altre foto, proprio mentre iniziavano ad arrivare i primi automezzi della polizia. Infine, «di aver consegnato alla moglie, lo stesso giorno, il rullino da sviluppare». ...continua a leggere "Moro, il giallo delle foto scattate dalla strada in via Fani e poi sparite"

Angelo TofaloUn grande convegno per cominciare. Sede, Camera dei deputati, data prevista il 18 dicembre. Con al centro dell’attenzione il futuro dei servizi segreti e come questo delicato settore può interagire con cittadini, governi e aziende. Nel nome di un concetto, intelligence collettiva, che sembra essere di grande attualità appassionando una comunità molto vasta di studiosi, tecnici, ricercatori e professionisti che si occupano pure di geopolitica, anche al di fuori degli apparati della sicurezza nazionale.
A promuovere l’iniziativa, a sorpresa, visto il tema, è un nuovo think tank, intelligencecollettiva.com, ideato dal deputato del Movimento 5 Stelle, Angelo Tofalo (nella foto), membro nel Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), che si è assicurato la partecipazione al progetto del senatore ed ex magistrato, Felice Casson (Pd), anch’egli componente dell’organismo bicamerale di controllo, e di tre esperti del settore, Biagio Tampanella, Aldo Giannuli e Paola Giannetakis.
Intelligence collettiva, stando alla sua presentazione, è un progetto di approfondimento e diffusione della cultura della sicurezza. Ha come missione, stando alle intenzioni dei promotori, proprio quella di far interagire cittadini, governi e aziende “e proiettarli consapevolmente in un futuro in cui l’intelligence opererà sempre di più in uno spazio indefinito”. ...continua a leggere "Intelligence e servizi segreti: nasce una associazione targata Movimento 5 stelle"

GendarmeriaLa Gendarmeria vaticana, guidata dal potentissimo ispettore generale Domenico Giani, ex ufficiale della Guardia di finanza con un passato anche nei servizi segreti del Sisde, servizio per le informazioni e la sicurezza democratica, potrebbe essersi avvalsa di tecnologie molto invasive per compiere l’indagine sulla fuga di documenti riservati della Santa Sede. Il filone che ha portato all’arresto di monsignor Lucio Angel Vallejo Balda e della 'pierre' Francesca Immacolata Chaouqui.
Gli investigatori del potente servizio di sicurezza del Vaticano, infatti, non è escluso che abbiano utilizzato anche i software spia della Hacking Team, società milanese finita nella bufera a luglio 2015 dopo un attacco hacker che ha svelato la sua rete commerciale nel mondo.
Elementi che lasciano intendere che la Santa sede abbia acquistato e utilizzato software per sorvegliare i telefoni e i computer degli indagati, e non solo, si trovano proprio tra i file sottratti alla Hacking Team e diffusi in Rete nella notte tra il 5 e il 6 luglio. Si tratta della corrispondenza intercorsa, a dicembre del 2013, tra l’ufficio commerciale della società milanese e il colonnello Costanzo Alessandrini, il numero due della Gendarmeria vaticana.
L’oggetto della comunicazione era il sistema Galileo, potente software di intrusione commercializzato alle intelligence di mezzo mondo dalla Hacking Team, che però a Lettera43.it smentisce aver mai venduto il software al Vaticano, «che non è pertanto tra i clienti dell'azienda». ...continua a leggere "Vaticano, l’ombra di un software spia contro i corvi"