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Aldo MoroLa Commissione Moro avvierà un approfondimento sul ruolo della scuola francese di lingue Hyperion, ambiguo crocevia di misteri e coincidenze che, a 37 anni da quei fatti, secondo i parlamentari che indagano sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro, meritano di essere chiariti una volta per tutte.
A cominciare, ad esempio, dallo straordinario interesse per le lingue e le traduzioni di alcuni brigatisti fuoriusciti dall'Italia. Ad annunciarlo è stato Federico Fornaro, segretario Pd della commissione Moro, a margine delle ultime audizioni davanti all'organismo parlamentare del magistrato Pietro Calogero e di Duccio Berio, che di Hyperion fu uno dei fondatori.
«Da una attenta lettura degli atti», ha dichiarato Fornaro all’Ansa, «emergono, infatti, coincidenze che meritano di essere chiarite». Fornaro si riferisce, in particolare, al ruolo dei tre fondatori della scuola, Corrado Simioni, lo stesso Berio e Vanni Mulinaris, ma anche di Franco Troiano, un impiegato alla Siemens e tra i leader, insieme al leader delle Brigate Rosse Renato Curcio, del Collettivo proletario metropolitano, di Sinistra proletaria e del cosiddetto Superclan guidato da Simioni.
Troiano fonderà anche la società Eurologos, un'azienda specializzata in traduzioni, ancora oggi sotto la sua guida e operativa in quattro continenti. ...continua a leggere "Scuola Hyperion, gli intrecci con il caso Moro"

Chi manovrava le Brigate Rosse? Chi c’era dietro l’Istituto linguistico Hyperion di Parigi? E quali legami aveva la Hyperion con il terrorismo internazionale? Articoli, saggi, inchieste giudiziarie, sentenze, testimonianze: abbondano analisi e ricostruzioni della storia sulla più potente e sanguinaria organizzazione terroristica italiana, le Brigate Rosse. Eppure sono ancora molte le lacune, i passaggi non chiariti, i personaggi rimasti nell’ombra. Un nuovo saggio, in libreria da alcune settimane, tenta di fare luce su questi aspetti ripercorrendo la storia e le inchieste degli ultimi trent’anni. Lo firmano il giudice Rosario Priore, protagonista di alcuni dei più importanti processi della nostra storia, dall’attentato al Papa alla strage di Ustica, e il giornalista Silvano De Prospo. Lo fanno collegando a doppio filo la storia delle BR, sin dai suoi esordi, con quella di un gruppo di persone di cui ancora troppo poco si è scritto: Corrado Simioni, Duccio Berio e Vanni Mulinaris, fondatori agli inizi degli anni Settanta del Superclan – misteriosa organizzazione clandestina nata come costola delle Brigate Rosse – successivamente riparati a Parigi, e qui diventati insegnanti di lingue in un istituto, il centro Hyperion, su cui grava da decenni un sospetto: che fosse un centro di coordinamento dell’eversione internazionale.
Attraverso un meticoloso lavoro sulle fonti storiche e giudiziarie, “Chi manovrava le Brigate Rosse?” (Ed. Ponte alle Grazie, 12,41 euro) riesce a dare riscontro fondato all’ipotesi che le BR non agissero in autonomia, ma che dietro all’organizzazione si muovesse un reticolo d’interessi legato al terrorismo internazionale, agli apparati dello Stato italiano, al lavorio incessante dei principali Servizi stranieri. ...continua a leggere "Chi manovrava le Brigate Rosse?"