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Giorgio PietrostefaniI nostri dieci ex brigatisti, alcuni dei quali autori di azioni scritte con il sangue nelle pagine della storia Repubblicana, resteranno, almeno fino a gennaio, ancora in Francia, dove erano latitanti da anni – protetti dalla cosiddetta dottrina Mitterrand – e dove ora sono in libertà vigilata o ricoverati in ospedale.
La Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello di Parigi ha, infatti, rinviato ogni decisione sulla loro estradizione al 12 gennaio 2022. Di buono, per la giustizia italiana, c’è che la stessa Corte ha contestualmente bocciato la richiesta di incostituzionalità che era stata presentata dalle difese dei dieci, quasi tutti Br, arrestati a Parigi il 28 aprile nel corso di un’operazione condotta dalla Polizia italiana e dall’antiterrorismo francese.
Il rinvio, per quanto se ne sa, è legato alla necessità di completare l’iter di estradizione, per ultimare il quale la Corte d’Appello ha formalizzato ulteriori richieste di informazioni all’Italia. L’avvocato della maggior parte degli imputati, Ire’ne Terrel, ha detto all’Ansa che il non accoglimento della richiesta di incostituzionalità “era previsto” e lamentato che i tempi, lasciati alla difesa per l’esame dei dossier che dovranno arrivare dall’Italia entro il 5 dicembre, sono troppo ristretti. ...continua a leggere "Ex brigatisti arrestati in Francia, Parigi rinvia la decisione sulle estradizioni"

Alessio CasimirriI target ritenuti di “primario interesse” erano ventisette, secondo l'elenco dei latitanti politici, rossi e neri, fatto stilare dall'allora Guardasigilli, Alfonso Bonafede, nel 2019, in occasione dell'arresto dell'ex terrorista dei Pac, Cesare Battisti. Ora, dopo l'ultima operazione condotta nelle scorse ore dall'antiterrorismo a Parigi, ne restano da rintracciare 20, tre dei quali sono sfuggiti alla cattura proprio nei giorni scorsi. Ma il numero di latitanti politici, più rossi che neri, su cui almeno due generazioni di investigatori e analisti dell'intelligence si sono finora concentrate, potrebbero essere molti di più. Sono tutti condannati in via definitiva, come lo era Battisti, per associazione sovversiva, banda armata, omicidio e strage. E almeno 20 di questi, come ha dimostrato la meticolosa operazione condotta dalla Polizia a Parigi, si trovano in Francia, il Paese che più di ogni altro – grazie alla cosiddetta dottrina Mitterrand – ha accolto chi aveva imbracciato un mitra per fare politica negli anni Settanta e Ottanta. Poi c’è Nicaragua, Brasile, Argentina, Cuba, Libia, Angola, Algeria e Svizzera. ...continua a leggere "Quanti sono e chi sono i terroristi italiani ancora latitanti"

Marina PetrellaE’ scontro tra Italia e Francia sulla presenza Oltralpe di 14 terroristi italiani ancora oggi latitanti, confermata nei giorni scorsi dal Viminale, in base alle informazioni in possesso dell’Antiterrorismo e dell’Intelligence. Per Parigi è “possibile” che sia così ma la ministra della Giustizia, Nicole Belloubet, ha di nuovo ribadito di non aver ricevuto alcuna richiesta di estradizione da parte dell’Italia . “E’ un tema – ha aggiunto – su cui non ho ancora lavorato concretamente. Lo esamineremo con la massima attenzione”. Secca la smentita di Roma. “Alla Francia – afferma in una nota il ministero della Giustizia – sono state trasmesse richieste di estradizione per tutti i latitanti localizzati nel Paese. Non risponde al vero, quindi, quanto, secondo fonti di stampa, avrebbe dichiarato la ministra francese, Nicole Belloubet, a proposito dell’assenza di istanze da parte delle autorità italiane”. Via Arenula fa sapere, inoltre, che nella seconda metà degli anni ’80, l’Italia ha presentato numerose domande di estradizione, “su cui le autorità francesi non si sono mai pronunciate”. “Richieste – aggiunge il nostro ministero della Giustizia – che sono state reiterate nell’ottobre del 2002, corredate da copiosa documentazione, e che risultano tutt’ora pendenti”. Fra queste è compresa anche la domanda di estradizione mossa dall’Italia nei confronti dell’ex brigatista Marina Petrella, condannata all’ergastolo al processo Moro Ter e da anni rifugiata in Francia. ...continua a leggere "Sui terroristi ancora latitanti Parigi fa orecchie da mercante"

casimirri alessioVentisette nomi. Tanti ne contiene l’ultimo elenco dei latitanti politici, di sinistra e di destra, su cui gli investigatori dell’Antiterrorismo e gli analisti dell’intelligence hanno concentrato le loro attenzioni. La conferma del numero esatto dei target ritenuti di “primario interesse” arriva da fonti del Dipartimento della pubblica sicurezza ed è stato aggiornato dopo la cattura di Cesare Battisti. Per ragioni investigative, tuttavia, la lista completa dei nomi dei most wanted, a differenza dei latitanti della criminalità organizzata rintracciabili sul sito del Viminale, al momento non è stata resa nota, eccetto quella dei ricercati “storici”, pubblicata oggi dal ministero della Giustizia. Di questi 27 latitanti, per i quali pendono pesanti condanne passate in giudicato da anni, 12 sono quelli che tuttora si nascondono in Francia. Il resto sono sparsi nei paesi centro e sud americani, Brasile, Nicaragua, come nel caso del Br Alessio Casimirri, Perù, ma anche in Giappone, Svizzera e in altri paesi europei come Spagna e Gran Bretagna. Nell’elenco pubblicato sul sito del ministero della Giustizia compaiono 17 nomi su 27. Tra questi c’è Claudio Lavazza, ex membro dei Proletari armati per il comunismo, coinvolto, insieme a Battisti, nell’omicidio del maresciallo della Polizia Penitenziaria Antonio Santoro. ...continua a leggere "Antiterrorismo e intelligence cercano 27 latitanti politici, 12 si nascondono in Francia"