FABRIZIO COLARIETI

Macerie private: corsa contro il tempo

Le macerie, prodotte dai terremoti dello scorso anno e dalle successive demolizioni, in corso di rimozione nelle zone rosse di Amatrice e Accumoli e nelle loro frazioni, secondo una stima della Regione Lazio ammontano a oltre un milione e duecentomila tonnellate. Il dato, in continuo aggiornamento, tiene conto sia delle macerie ammassate nelle aree pubbliche, sia di quelle private. Oltre il 98 per cento sono costituite da inerti e da rifiuti non pericolosi. Di queste, a un anno dal terremoto, ne sono state rimosse e conferite 110.000 tonnellate, pari all’8 per cento circa della quantità complessiva stimata. Nello specifico, per quanto riguarda le macerie pubbliche di Amatrice e Accumoli, ne sono state già recuperate circa 100.000 tonnellate, l’80 per cento della quantità complessiva, e trasferite presso il deposito di Vallicelle di Accumoli e nel deposito di Carpelone di Posta. Dai due depositi sono state già trasferite verso gli impianti di recupero circa 960 tonnellate tra ferro, legno e materiali misti. Fanno parte di questa categoria anche le macerie che sono state rimosse dalle strade del centro storico di Amatrice, consentendo, nel caso di Corso Umberto I, la riapertura al transito, che, secondo quanto ha recentemente annunciato il governatore Nicola Zingaretti, potrebbe avvenire nelle prossime settimane. Per quanto riguarda le macerie da demolizioni private - per la rimozione delle quali la Regione ha già bandito e assegnato una prima gara - è in corso il recupero di una quantità variabile tra le 1000 e le 1500 tonnellate al giorno, finora si stima che ne siano state rimosse oltre 10.000 tonnellate. E’ stata avviata, in tutta l’area del cratere sismico, anche la rimozione dell’amianto, in seguito a una specifica gara bandita dalla Regione a ottobre 2016, che finora ha consentito di bonificare e avviare allo smaltimento circa 50 tonnellate di rifiuti pericolosi.

di Fabrizio Colarieti per Il Messaggero

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