FABRIZIO COLARIETI

Le foto di Letizia Battaglia in mostra al Maxxi di Roma

Letizia BattagliaAlcuni suoi scatti sono ormai saldamente fissati nell’immaginario collettivo. Il giudice Giovanni Falcone al funerale del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, appena assassinato da Cosa nostra, stretto tra le braccia del fratello Sergio (attuale presidente della Repubblica), la vedova di Vito Schifani, l'agente di scorta morto nella strage di Capaci, il boss Leoluca Bagarella dopo il suo arresto, Giulio Andreotti con Nino Salvo. Sono gli scatti di Letizia Battaglia, la grande artista siciliana a cui il Maxxi dedica una mostra antologica (a Roma dal 24 novembre 2016 al 17 aprile 2017) con oltre 200 fotografie che raccontano, in bianco e nero, 40 anni di vita e società italiana assieme a documenti inediti, riviste, pubblicazioni, film e interviste.
Nata a Palermo nel 1935 e conosciuta in tutto il mondo per le sue foto di mafia, Battaglia è stata ed è tutt’ora uno dei più straordinari e acuti testimoni visivi della vita e della società italiana, in particolare della Sicilia. Riconosciuta come una delle figure più importanti della fotografia contemporanea per il valore civile ed etico del suo lavoro, Battaglia non è solo «la fotografa della mafia», ma anche, per il suo lavoro artistico e come foto reporter nella redazione del quotidiano L'Ora, la prima donna e fotografa europea a ricevere il prestigioso The W. Eugene Smith Award a New York nel 1985, riconoscimento internazionale istituito per ricordare il fotografo di Life.
La mostra, dal titolo Per pura passione, curata da Paolo Falcone, Margherita Guccione e Bartolomeo Pietromarchi, ospita nella Capitale le sue fotografie più famose, molte delle quali raccolte in Anthologia, il grande libro che raccoglie la summa del lavoro di Battaglia, ma anche provini e vintage print inediti provenienti dal suo archivio storico. L'esposizione è articolata in due macro aree. Ci sono i lavori da fotoreporter a Palermo e a Milano, tra cui il suo primo servizio per L’Ora di Palermo, pubblicato nel 1969, dedicato alla prostituta Enza Montoro, le fotografie delle occupazioni, degli scontri di piazza, delle manifestazioni politiche negli Anni 70 e quelle della nuova scena creativa milanese che la porta a conoscere e ritrarre Pier Paolo Pasolini e Franca Rame, immagini che oggi escono per la prima volta dai suoi archivi.
Un’altra serie inedita che viene esposta al Maxxi per la prima volta è quella realizzata nel 1983 all’ospedale psichiatrico di via Pindemonte a Palermo: con la “Real Casa dei Matti" Letizia Battaglia ha collaborato a lungo, organizzando laboratori teatrali e attività che sono confluiti nei filmati Festa d’agosto e Vatinni, qui presentati per la prima volta dopo 30 anni. Questo nucleo di opere è stato acquisito dal Maxxi per la sua collezione.
La grande installazione Anthologia, un labirinto di oltre 120 fotografie in bianco e nero di grande formato, offrono al visitatore la possibilità di immergersi in una foresta di immagini sospese che ripercorrono 40 anni. Immagini di dolore, povertà, morte, ricchezza, speranza e ribellione disegnano un percorso narrativo polifonico. Di grande impatto le foto d’inchiesta sulla mafia con i volti di giudici, poliziotti e uomini delle istituzioni. Ci sono gli investigatori simbolo nella lotta contro Cosa nostra, Boris Giuliano e Ninni Cassarà, il giudice Cesare Terranova, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Della serie “Politici e mafia” sono presenti numerosi scatti, tra cui quelli che ritraggono Salvo Lima e il sindaco-mafioso Vito Ciancimino, Giulio Andreotti con il boss Nino Salvo, scovata dall'Antimafia negli archivi della Battaglia, che è diventata poi uno dei principali capi d’accusa nel processo contro l’esponente democristiano.

di Fabrizio Colarieti per lettera43.it [link originale]

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